40 anni di Macintosh: tutto è cambiato

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40 anni, per il mondo dell’informatica si tratta di un tempo quasi paragonabile a quello delle ere geologiche. Oggi parliamo di un prodotto che ha rivoluzionato l’elettronica di consumo: Macintosh.

Le origini del nome

Macintosh, lo storico home computer di Apple, è stato un prodotto incredibile che ancora oggi troviamo in lineup, seppur con un nome leggermente più breve. 

Ma da cosa deriva? Il nome è un riferimento al tipo di mela preferito da Jef Raskin, il capo del progetto. Il nome McIntosh, però, era in realtà già di proprietà di un’altra azienda. 

In questo modo Apple avrebbe messo sul mercato un prodotto del quale non deteneva alcun diritto sul nome e questo era inaccettabile. Così nacque il nome Macintosh. Ci fu poi una disputa legale alla fine della quale l’azienda di Cupertino ottenne il marchio. Oggi poi lo troviamo abbreviato nella linea Mac.

Come nasce il progetto

Il progetto inizialmente viene commissionato a Jef Raskin che voleva realizzare un computer facile da utilizzare e dotato di interfaccia grafica. Prima di questo progetto i computer si utilizzavano tutti tramite riga di comando, che rendeva difficile interfacciarvisi ai non addetti ai lavori.

Dall’altro lato il team guidato da Steve Jobs lavorava su Lisa, che all’epoca nei piani non era ancora dotato di interfaccia grafica. Per un periodo i due team rimangono separati ma qualcosa accade.

Jobs cambia idea

Steve Jobs inizia a notare il potenziale del prodotto ed è convinto che possa avere molto più successo di Lisa. Per questo lentamente si concentra su Macintosh. Ne assume il controllo dopo le dimissioni di Raskin che se ne va proprio a causa di divergenze con Jobs.

I punti di forza rispetto a Lisa erano senz’altro l’economicità, data da alcuni tagli alle specifiche tecniche rispetto a quest’ultimo. La campagna di marketing per lanciarlo fu una di quelle più memorabili della storia dell’elettronica di consumo. Lo spot per il Super-Bowl fu affidato a Ridley Scott ed era una dichiarazione d’intenti: Apple è pronta a distruggere il dominio IBM.

Un glorioso insuccesso

Sebbene le prime settimane di vendita mostrassero come il prodotto fosse di valore, con vendite molto sopra le previsioni, con estrema rapidità vengono fuori i limiti del progetto.

L’assenza di un hard disk, le poche periferiche collegabili al computer e una quantità di RAM molto bassa rendevano il prodotto ben poco appetibile. 

Intanto i conflitti interni portano Steve Jobs ad abbandonare Apple, farà ritorno anni dopo salvando l’azienda dal fallimento. A questo punto Apple non vuole abbandonare la linea di prodotto e decide di portare sul mercato una revisione dell’hardware.

Nel 1986 debutta Macintosh Plus che cerca di risolvere le maggiori problematiche del prodotto e diventa un successo commerciale che rimane nel catalogo di Apple per ben quattro anni.

Cosa ha cambiato Macintosh?

Questo dispositivo ha cambiato per sempre l’approccio all’utilizzo del computer. Infatti la concezione dietro questo prodotto era portare un modo di vedere il prodotto del tutto diverso. 

L’interfaccia grafica arriva sui computer insieme al mouse. Il mouse permette un’interazione del tutto inedita. Negli anni successivi anche i concorrenti inizieranno ad adottare soluzioni simili e l’evoluzione sarà inarrestabile.

Oggi i maggiori sistemi operativi sono Windows, MacOs e Linux nelle sue varie declinazioni. Tutti hanno integrato cartelle, interfacce cliccabili e tutto il resto.

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