Di cosa si occupano le startup italiane?

 In Impresa

Quando pensiamo alle startup, di solito ci vengono in mente aziende con grandi idee per app o software, spesso nate nei garage della Silicon Valley o in centri di coworking innovativi. Eppure, questo è un mondo molto più variegato e sorprendente di quanto si immagini. L’ecosistema delle startup italiane, in particolare, si sta distinguendo per la sua capacità di coniugare ricerca scientifica, innovazione tecnologica e attenzione alla sostenibilità. Oggi vediamo alcune startup italiane che hanno portato innovazioni interessanti in diversi ambiti, dalla tecnologia ambientale alla cybersicurezza, passando per la medicina rigenerativa e il cloud computing decentralizzato.

Displaid

La gestione e supervisione delle infrastrutture rappresentano sfide cruciali ma finanziariamente onerose per aziende pubbliche e private. Displaid, una startup lombarda, ha ideato una soluzione tecnologica innovativa presentata in una competizione nazionale per l’innovazione, che ha attirato l’attenzione di investitori e amministrazioni locali. Il sistema si basa su una rete di dispositivi sensoriali wireless, caratterizzati da dimensioni ridotte e semplicità d’installazione, capaci di rilevare una vasta gamma di parametri rilevanti, come temperatura, umidità, vibrazioni, inclinazioni e molto altro.

Questi sensori trasmettono i dati raccolti a un’interfaccia centralizzata, permettendo ai gestori di monitorare in tempo reale le condizioni delle loro infrastrutture, siano esse ponti, edifici storici o reti ferroviarie. La piattaforma è inoltre dotata di funzionalità avanzate di allerta: in caso di anomalie strutturali o malfunzionamenti del sistema di monitoraggio stesso, invia prontamente segnalazioni personalizzate agli operatori responsabili.

Displaid si sta facendo strada anche nel settore della manutenzione predittiva, offrendo analisi basate su algoritmi di intelligenza artificiale per prevedere potenziali guasti e ottimizzare gli interventi tecnici. Inoltre, la startup collabora con università e centri di ricerca per migliorare l’affidabilità e l’efficienza del suo sistema, puntando a una diffusione capillare nel territorio italiano ed europeo. Quella che prima rappresentava una voce importante nel budget e spesso difficile da gestire oggi, grazie a Displaid, può diventare non solo più semplice ma molto più utile e strategica per la vita aziendale nel lungo periodo.

LevelQuantum

LevelQuantum è un’azienda fondata da un team di fisici e ingegneri esperti, con una lunga esperienza in ambito di ricerca e tecnologia avanzata. La loro missione è fornire soluzioni di sicurezza informatica all’avanguardia basate sulla fisica quantistica, un campo destinato a rivoluzionare il modo in cui proteggiamo i dati digitali.

L’azienda si specializza nella distribuzione di chiavi quantistiche (QKD) per garantire comunicazioni sicure e inviolabili. Le loro soluzioni comprendono la trasmissione via fibra ottica, spazio libero e anche attraverso satelliti, permettendo la protezione dei dati sensibili anche su lunghe distanze e in condizioni ambientali complesse.

Tra i loro progetti più ambiziosi figura la creazione di una rete europea di comunicazione quantistica. Collaborano attivamente con centri di ricerca internazionali e università per testare l’interoperabilità dei loro dispositivi con le infrastrutture esistenti, contribuendo a promuovere un ecosistema digitale più sicuro e resiliente.

LevelQuantum partecipa inoltre a gruppi di lavoro internazionali per lo sviluppo di standard globali per la sicurezza quantistica e ha già attirato l’interesse di istituzioni governative e grandi aziende operanti nei settori bancario, sanitario e delle telecomunicazioni.

Hiro Robotics

Hiro Robotics è una società che combina robotica, intelligenza artificiale e sostenibilità ambientale per migliorare il riciclaggio dei rifiuti elettronici, un settore sempre più urgente a livello globale. Il loro team multidisciplinare sviluppa soluzioni automatizzate per massimizzare il recupero di materiali preziosi da dispositivi elettronici scartati, contribuendo in modo concreto all’economia circolare.

Le loro tecnologie includono sistemi robotici per lo smontaggio automatizzato e la selezione intelligente dei componenti elettronici, capaci di identificare e separare in maniera efficiente plastica, metalli, schede madri, batterie e altri elementi critici.

Recentemente, Hiro Robotics ha avviato una collaborazione con importanti consorzi per la gestione dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), ampliando il proprio raggio d’azione anche al di fuori del territorio nazionale. Sta inoltre sperimentando l’utilizzo dell’apprendimento automatico per migliorare l’efficacia dei suoi sistemi nel riconoscimento dei materiali.

La loro missione è contribuire in modo significativo alla risoluzione della crisi globale dei rifiuti elettronici, promuovendo un riciclaggio sostenibile, efficiente e replicabile su scala globale. Un futuro più verde passa anche dalla capacità di gestire in modo intelligente le risorse tecnologiche che ogni giorno utilizziamo e gettiamo.

GreenBone Ortho

Fondata a Faenza, GreenBone Ortho sviluppa impianti ossei bioassorbibili e rigenerativi ispirati alla struttura naturale del legno. Il loro materiale innovativo, ottenuto attraverso un processo brevettato di trasformazione del legno, è in grado di sostituire temporaneamente l’osso danneggiato e stimolare la rigenerazione ossea del paziente in maniera naturale.

Questa tecnologia rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo dell’ortopedia e della traumatologia, con applicazioni in interventi complessi come la ricostruzione di ossa lunghe danneggiate da traumi, infezioni o tumori. Il materiale sviluppato è compatibile con l’organismo umano e, nel tempo, viene riassorbito, lasciando spazio alla crescita del nuovo tessuto osseo.

Il prodotto è già in fase avanzata di test clinici in Europa e punta a entrare presto sul mercato internazionale. GreenBone Ortho collabora con ospedali universitari e istituti di ricerca per validare ulteriormente le sue soluzioni e contribuire allo sviluppo di una medicina rigenerativa sempre più personalizzata.

Cubbit

Cubbit, con sede a Bologna, è una startup che propone una soluzione di cloud distribuito e sicuro, alternativa alle infrastrutture tradizionali centralizzate. La loro tecnologia consente di creare una rete cloud peer-to-peer dove gli utenti condividono una parte del proprio spazio di archiviazione inutilizzato, ottenendo in cambio un servizio ad alta efficienza, sicurezza e privacy.

Grazie alla crittografia zeroknowledge e all’assenza di server centrali, Cubbit offre un cloud più sostenibile e resiliente, che consuma meno energia e riduce significativamente il rischio di attacchi informatici e perdite di dati. Questo approccio innovativo sta guadagnando popolarità anche tra le piccole e medie imprese italiane, sempre più attente alla sicurezza dei propri dati.

Attualmente, Cubbit è coinvolta in progetti europei sul Green IT e ha ricevuto fondi dal programma Horizon Europe per espandere la propria tecnologia anche nel contesto delle smart cities, delle telecomunicazioni e dell’Internet of Things. La startup è anche impegnata in iniziative educative per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di un cloud etico e sostenibile.

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