Perché digitalizzare adesso?
La digitalizzazione è ormai entrata nel dibattito pubblico, i vari piani “Industria 4.0” testimoniano un’attenzione sul tema sempre più alta, tante risorse sono state messe in campo dai governi. Ma, scendendo più nel concreto, cerchiamo di capire meglio che cosa significa digitalizzare la propria impresa.
Una definizione di digitalizzazione
Prima di definire il termine occorre partire da cosa non significa digitalizzazione. Spesso, erroneamente, si pensa che questo significhi eliminare tutta la carta dal proprio ufficio, scordarsi degli armadi pieni di documenti cartacei difficili da riordinare e da tenere aggiornati. Seppur questo sia una parte del processo non è affatto l’unico parametro da tenere in considerazione. Quando ci si riferisce alla sostituzione del cartaceo si dovrebbe usare il termine dematerializzazione, molto più preciso. Si tratta di un piccolo errore di terminologia, un po’ come quando ci si riferisce allo smart working pensando che sia semplice lavoro da casa.
Digitalizzare significa molto più che dematerializzare i processi amministrativi dell’azienda. Significa acquistare o adeguare i propri macchinari, rivedere il modo in cui si lavora per implementare più meccanismi di analisi dati e, molto importante, formare il personale per usare al meglio i nuovi strumenti.
Digitalizzare significa implementare tecnologie digitali e processi in grado di sfruttarle al meglio per aumentare la produttività e semplificare il lavoro.
La situazione in Italia
Questo argomento è stato già trattato in un articolo precedente ma, cercando di riassumere, l’ISTAT ha analizzato, come ogni anno, il quadro italiano, ben poco roseo. Infatti, se digitalizzare significa non solo dotarsi degli strumenti tecnologici adatti ma anche lavorare per ottenere nuove competenze adatte ai nuovi processi di lavoro, l’Italia si trova indietro. La nostra media è più bassa di quella europea e questo vuol dire che il Paese si trova indietro in una rivoluzione fondamentale per il futuro, e per il presente.
- Le aziende con un basso livello di digitalizzazione sono circa l’80% del tessuto produttivo, costituito prevalentemente da piccole imprese;
- le aziende a marcato orientamento digitale sono circa il 15,9%, costituite in prevalenza da medie imprese;
- le aziende a elevato profilo digitale sono circa il 4,7%, prevalentemente grandi imprese.
Cosa accade se non si digitalizza?
Cosa succede se non si digitalizza in futuro? Spesso questo è un pericolo che non percepiamo come “urgente”, il che è normale, spesso si è assorbiti da troppi impegni per fermarsi a riflettere. Un esempio di quello che potrebbe accadere lo ha fornito Primark.
Infatti il noto marchio di abbigliamento low-cost ha perso nell’anno 2020 all’incirca un miliardo di sterline, proprio a causa del lockdown nei diversi paesi europei. Infatti la strategia del gruppo era incentrata sull’esperienza fisica di acquisto e aveva escluso del tutto quella digitale, il risultato è stato esplosivo. Quando i negozi sono stati costretti a chiudere Primark non ha potuto fare affidamento sul negozio digitale, sull’e-commerce, e si è trovata in grande difficoltà. Per questo è necessario implementare una strategia digitale, perché può mettere al riparo l’impresa da mutamenti repentini del mercato. Affrontare il futuro con più serenità è sicuramente un obiettivo per tutti gli imprenditori.