Intelligenza artificiale – l’umanizzazione robotica

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L’Intelligenza Artificiale, spesso indicata semplicemente come AI (Artificial Intelligence) è l’abilità di un sistema tecnologico di risolvere problemi o svolgere compiti e attività tipici della mente e delle capacità umane.

Ad oggi, l’Intelligenza Artificiale, può, ad esempio, migliorare la nostra vita guidando al posto nostro, permetterci di comunicare pur non conoscendo la lingua dei nostri interlocutori, seguirci nello studio e aumentare le esperienze culturali e di intrattenimento.

L’interesse della comunità scientifica per l’Intelligenza Artificiale ha inizio molto tempo fa e risale al 1943 quando i due ricercatori Warren McCulloch e Walter Pitt proposero al mondo scientifico il primo neurone artificiale, ma è con Alan Turing nel 1950 che l’interesse del pubblico si fece maggiore; considerato uno dei padri della scienza informatica, egli cercava di spiegare come un computer potesse comportarsi come una persona ed era convinto che si potesse raggiungere un’intelligenza artificiale seguendo gli schemi del cervello umano.

In realtà non esiste una definizione univoca di AI, per questo la comunità scientifica ha ritenuto opportuno suddividerla in due tipi, quella debole e quella forte:

  • L’Intelligenza Artificiale debole (Weak AI): ossia programmi di problem-solving in grado di simulare alcune funzionalità cognitive dell’uomo, in particolare ragionamenti logici per risolvere problemi o prendere decisioni;
  • L’Intelligenza Artificiale forte (Strong AI): vale a dire sistemi “sapienti” dotati quindi di capacità autonoma di ragionamento e pensiero.

Le aziende possono sfruttare le intelligenze artificiali per migliorare la produzione e generare profitti più significativi cosa che avrà un forte impatto non solo a livello produttivo ma anche a livello economico e sociale.

Alcuni tipi di applicazioni pratiche usate a livello aziendale, sono:

  • l’assistente virtuale: un’assistente intelligente, disponibile in qualunque momento che si fa carico di gestire le mail fissando appuntamenti ed organizzando il calendario secondo le indicazioni stabilite;
  • Il copywriter automatico: alcune aziende hanno iniziato ad usare software di scrittura automatica anche per produrre contenuti commerciali e pubblicitari;
  • L’assistente alla produzione: è probabilmente la forma di Intelligenza Artificiale più diffusa. Si tratta di un sistema di anomaly detection che riesce a processare in real time i dati provenienti dalle macchine produttive e, comparandoli con le informazioni ottenute dall’analisi delle serie storiche, individuare il rischio di guasto prima che l’apparecchiatura si rompa.

Sicuramente molta strada deve essere ancora fatta, soprattutto in determinati settori, ma la certezza è che, l’Intelligenza Artificiale oggi, rappresenta una realtà e non più un’ipotesi che porterà a una nuova rivoluzione culturale e industriale.

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